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Quando il demone arriva di notte

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Quando il demone arriva di notte

“Nel mezzo della notte mi sono svegliato. Con l’angolo dell’occhio potevo vedere una figura scura accanto al mio letto. Sembrava aprisse la bocca. Sentivo una grande pressione sul mio petto. La stanza era attraversata da onde elettriche. Le mie orecchie ronzavano, si poteva sentire un terribile stridore. Volevo urlare, ma non riuscivo”. Questa é la descrizione del più angosciante di tutti gli incubi: la paralisi del sonno. Lo racconta un bambino di 12 anni che continua: “Un tempo era la mia più grande paura, ma a un certo punto l’ho sconfitto. Con tutte le mie forze mi sono sollevato contro questa grande pressione sul mio corpo. Con le mani tremanti, a un certo punto sono riuscito a accendere l’interruttore della luce accanto al mio letto. Così é finito tutto. Ora sapevo come sconfiggerlo”. Il demone e il terrore erano spariti. “Quando ho parlato a mia nonna delle terrificanti visite notturne, lei ha detto semplicemente: «oh tesoro, la trut ti ha visitato»”. Una leggenda popolare racconta che un demone visita i giovani di notte per sottrarre la loro energia vitale. La scienza ha un’altra spiegazione per il fenomeno: i medici ne parlano definendolo paralisi del sonno. I muscoli del nostro corpo sono normalmente paralizzati in una precisa fase del sonno: la fase REM. Si tratta di una protezione, che aiuta a garantire che i movimenti del sogno non vengano effettivamente eseguiti. Solo i muscoli oculari sono esclusi da questo. Al risveglio, la paralisi si dissolve. Talvolta, tuttavia, può succedere di sperimentare consapevolmente questa paralisi. Questo di solito accade poco prima di addormentarsi o al risveglio. Le persone colpite possono avere la sensazione di soffocare perché la loro respirazione non è percepita e sentono una forte pressione sul loro petto. Circa un terzo delle persone colpite ha anche allucinazioni visive e uditive.
Le storie di questi terribili visitatori notturni sono state tramandate in tutto il mondo per secoli. Il pittore svizzero-inglese Johann Heinrich Füssli diede un volto al demone nel 1781 nel dipinto «Der Nachtmahr». In Alto Adige i nostri  nonni  la chiamano la Trut , in Norvegia si chiama «svartalvarvar», in Botswana «Sbeteledi», «Hauka’l po» nelle Hawaii. Negli Stati Uniti si parla di “Shadow People”.
La paralisi del sonno è un disturbo comune e viene chiamata in medicina paralisi ipnagogica, si manifesta almeno una volta dal 40% della popolazione generale. Beh, se  dovesse capitare state tranquilli: non si può morire di paralisi del sonno, non è mai successo. Dopo il grande spavento si può tornare alla propria vita in tranquillità con la consapevolezza che se dovesse capitare di nuovo si saprà gestire meglio la situazione.