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La vertigine posizionale

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La vertigine posizionale

La vertigine scatenata dai movimenti della testa é oggi motivo di curiosità  per molti che si domandano cosa sta costringendo a casa la premier Meloni che, a causa di violenti giramenti di testa, ha annullato tutti gli appuntamenti istituzionali di fine anno. È stata esclusa una labirintite e sembra confermato che si tratti di quella fastidiosa forma che prende il nome di Vertigine Posizionale Parossistica Benigna (VPPB).

Ma da quali posizioni o movimenti della testa e del corpo è innescato o amplificato questo fenomeno? Se le vertigini si verificano quasi esclusivamente a causa di certi movimenti e posizioni, lo specialista parla di  vertigini posizionali. Queste forme benigne sono una malattia comune molto invalidante, ma innocua. Quando la testa si gira in una certa posizione, delle pietre molto piccole (otoliti) si spostano nell’organo dell’equilibrio dell’orecchio interno e causano violenti attacchi di vertigini rotatorie che durano pochi secondi. Si riducono se vengono provocati più volte di seguito. Anche senza alcun trattamento, la malattia di solito scompare dopo 6-8 settimane, ma può ripresentarsi più volte nella vita. I pazienti riferiscono per lo più vertigini ricorrenti e di breve durata, spesso associate a nausea quando si cambia posizione del capo; di solito quando la testa è inclinata o ruotata; soprattutto al mattino, ma anche quando ci si alza o ci si siede. Circa 2 persone su 100 hanno sperimentato almeno una volta una vertigine posizionale benigna ad un certo punto della loro vita. Nelle donne, si verifica con circa il doppio della frequenza rispetto agli uomini. Le persone tra i 40 e i 70 anni sono le più colpite. Di solito, una vertigine posizionale benigna è facile da riconoscere e diagnosticare in base al racconto e alla storia del paziente e per lo più è facile da distinguere dalle altre (più severe) forme di vertigine. L’otorinolaringoiatra osserva anzitutto gli occhi durante l’esame vestibolare, perché i movimenti involontari tipici a scatti degli occhi (nistagmo) si manifestano durante l’attacco di vertigine. Per farlo fa indossare occhiali speciali a ingrandimento durante il test. Poiché una vertigine posizionale benigna quasi sempre scompare da sola, spesso è sufficiente aspettare e alleviare i sintomi. Ma ci sono anche modi per curare e far regredire le vertigini. Le cosiddette manovre di posizionamento sono molto efficaci. Una certa sequenza di movimenti della testa e del corpo riesce a spostare le pietre sciolte in modo che definitivamente non inneschino più attacchi.