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vertigini e instabilità dell’anziano

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vertigini e instabilità dell’anziano

Molto spesso le vertigini vengono confuse con un fastidiosissimo senso di instabilità e di insicurezza. Parliamo di vere e proprie vertigini esclusivamente quando siamo in presenza di una sensazione di movimento. Tipiche dell’anziano sono invece l’incertezza, l’impaccio nel camminare e altre spiacevoli sensazioni di perdita del controllo muscolare. Con il normale invecchiamento tante capacità fisiche diminuiscono, soprattutto la forza, la rapidità e la resistenza. Oltre a questi deficit legati ai muscoli, ci sono anche cambiamenti che si verificano nel coordinamento dei movimenti del corpo. Insieme, questi cambiamenti significano che con l’avanzare dell’età, può capitare di non essere in grado di svolgere semplici attività come correre per prendere un autobus, passeggiare in giardino, portare la spesa in casa, mantenere l’equilibrio su una superficie scivolosa o giocare a palla con i nipoti come prima. Ma per quale motivo si verificano questi cali e cosa è possibile fare per conservare forza e coordinazione?
Il calo di forza, rapidità e resistenza che si manifesta con l’età è associato alla diminuzione della massa muscolare. Anche se non c’è molto declino nei muscoli tra i 20 ei 40 anni, dopo i 40 anni ci può essere un calo dall’1% al 2% all’anno della massa magra e dall’1,5% al 5% all’anno della forza .
La perdita di massa muscolare è conseguenza sia di un numero ridotto di fibre muscolari sia della riduzione delle dimensioni delle fibre stesse. Se queste diventano troppo piccole, si atrofizzano e muoiono. Le fibre muscolari a contrazione rapida si perdono per prime, portando a una riduzione della velocità muscolare, e viene penalizzata soprattutto l’agilitá. Inoltre, con l’età diminuisce anche la capacità di riparazione dei muscoli a causa del declino degli ormoni per la costruzione muscolare tra cui testosterone, estrogeni e ormone della crescita.
I cambiamenti nella coordinazione sono meno legati ai muscoli e più al cervello e al sistema nervoso. Diversi centri cerebrali devono essere molto ben coordinati anche per esempio per tenere ferma una tazza di caffè mentre camminiamo. Ciò significa che il cablaggio del cervello, la cosiddetta “sostanza bianca” che collega le diverse regioni del cervello, è cruciale.
Sfortunatamente, la maggior parte delle persone dopo i 60 anni, particolarmente se seguono una dieta occidentale e non fanno abbastanza esercizio fisico, hanno segni di malattie microvascolari nella loro sostanza bianca chiamati “ministroke”. Sebbene questi piccolissimi infarti siano così piccoli da non essere evidenti quando si verificano, possono interrompere le connessioni tra importanti centri di coordinazione cerebrale come il lobo frontale (che dirige i movimenti) e il cervelletto (che fornisce correzioni al volo a piccole irregolarità nei movimenti).
Inoltre, con l’avanzare dell’età è comune la perdita delle cellule produttrici di dopamina, e anche questo può rallentare i movimenti e ridurne la coordinazione, quindi, anche se non si manifesta un morbo di Parkinson, molte persone sviluppano alcune anomalie molto simili nei loro movimenti .
Infine, non sono da sottovalutare anche i cambiamenti nella vista. Le malattie degli occhi sono molto più comuni negli anziani, tra cui cataratta, glaucoma e degenerazione maculare. Una lieve difficoltà alla vista può anche essere il primo segno di disturbi cognitivi nell’invecchiamento.
Una delle cause più importanti della riduzione della forza e della coordinazione con l’invecchiamento è semplicemente la riduzione dei livelli di attività fisica. Con l’avanzare dell’età, diventa sempre più importante fare esercizio regolarmente. Non é mai troppo tardi per iniziare una regolare attività di esercizio fisico eseguendo esercizi aerobici come camminata veloce, jogging, bicicletta, nuoto o lezioni di aerobica per almeno 30 minuti al giorno, cinque giorni alla settimana.
Vanno eseguiti soprattutto esercizi che mantengono e aumentano forza, equilibrio e flessibilità come minimo due ore a settimana (yoga, tai-chi, pilates, sollevamento pesi isometrico).
Non dimentichiamo poi di alimentare cervello e muscoli con la sana dieta mediterranea.