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Vertigini e sport

Vertigini e sport

Tra le differenti forme di vertigine, va considerata quella che alcuni pazienti definiscono come “giramenti della testa” che compaiono a seguito di esercizi fisici. Spesso durante uno sforzo, un allenamento, una serie di esercizi in palestra possiamo avvertire la netta sensazione di vertigine. La testa gira, siamo instabili, dobbiamo fermarci, sederci, talvolta stenderci a terra. Ma perché sempre sotto sforzo?
Durante l’allenamento i muscoli assorbono grandi quantità di ossigeno. La respirazione, la frequenza e la forza cardiaca aumentano in modo che il sangue più ossigenato possa fluire nei muscoli. Quando la respirazione si riduce, soprattutto dopo un esercizio, il cuore potrebbe non pompare abbastanza sangue ossigenato nel cervello. Le vertigini infatti possono verificarsi ogni volta che il cervello è “a corto” di ossigeno. Sappiamo però esattamente come comportarci in questi casi: ci si siede sul pavimento, si eseguono tre respiri profondi espirando lentamente e in poco tempo ritorniamo stabili.
C’è però un’altro meccanismo: forzare troppo durante l’allenamento può far abbassare la pressione sanguigna o causare disidratazione. Anche in questo caso possiamo sperimentare una sensazione di stordimento, vertigini o svenimento. Se sentiamo comparire le vertigini é consigliabile interrompere un minuto per rinfrescarsi, riprendere fiato e far rallentare la frequenza cardiaca. È anche indispensabile bere più acqua possibile per reidratare i muscoli. La disidratazione si verifica ogni volta che l’organismo perde più acqua di quanta ne assume.
Durante l’allenamento, poi, la temperatura corporea aumenta. Il corpo suda per rinfrescarsi. Si perde molta acqua durante ogni esercizio fisico intenso, soprattutto in una giornata calda. Oltre alle vertigini, in questi casi i sintomi sono: bocca asciutta, sete estrema, fatica per il più piccolo sforzo.
Ci si deve pertanto assicurare di avere liquidi a sufficienza per sostituire quelli persi durante l’allenamento e programmare brevi pause per la reidratazione anche in assenza di sete.
Altre volte ancora si tratta di abbassamento degli zuccheri nel sangue, anche questi vanno reintegrati. Nello sforzo fisico i muscoli infatti consumano più energia del normale.
Durante i primi minuti di esercizio, il corpo attinge allo zucchero (glucosio) presente nel flusso sanguigno e nei muscoli per produrre energia. Una volta che questo è esaurito, la glicemia scende. Il corpo attinge allora alle riserve, consumando il glucosio dal fegato. Il cervello necessita di glucosio per funzionare normalmente. Quando il cervello aumenta la richiesta di glucosio, possono comparire le vertigini. Sintomi di abbassamento di zucchero includono: sudorazione, tremore, confusione, mal di testa, affaticamento.
Un altro elemento che può essere causa di vertigini é la pressione del sangue. Essa è normalmente al suo punto più basso circa 30-60 minuti dopo l’esercizio. Alcune persone sperimentano un calo molto rapido. Questo può accadere durante qualsiasi tipo di esercizio, ma può essere più comune quando non ci si riesce a rinfrescare durante e dopo un allenamento massimale.
In questi casi infatti, il cuore e i muscoli lavorano in stato di affaticamento per mantenere il pompaggio del sangue che serve per garantire ai muscoli l’ossigeno di cui hanno bisogno.
Interrompere bruscamente un allenamento, fa si che il cuore e i muscoli tornino rapidamente al loro ritmo normale. Potrebbe volerci un po’ più di tempo prima che i vasi sanguigni si adattino. Di conseguenza il sangue ossigenato può fluire al cervello a un ritmo più lento del normale. In queste situazioni gli episodi vertiginosi sono più violenti e improvvisi. La posizione seduta, con la testa tra le ginocchia é quella che ci garantisce di non cadere e riprenderci al più presto favorendo l’arrivo di sangue ricco di ossigeno al cervello.