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Dimmi come dormi e ti dirò chi sei

Dimmi come dormi e ti dirò chi sei

Dormi sulla schiena, sul fianco o sulla pancia? Hai una posizione preferita per dormire, oppure puoi cambiarla di tanto in tanto? Il modo in cui dormi a volte, nel corso della vita può modificarsi. In tutti i casi, assumere una postura corretta durante il sonno può fare una grande differenza e il modo in cui ti senti quando ti svegli ne subisce le conseguenze.
Trascorriamo un terzo della nostra vita dormendo o riposando, quindi è importante scegliere la posizione del sonno che aiuti il corpo nel recupero fisico. Una posizione corretta può alleviare lo stress sulla colonna vertebrale, mentre una posizione malsana può aumentare il dolore o la rigidità non solo alla schiena, ma anche alle braccia o alle spalle.
Dormire in modo sbagliato può causare o aggravare il dolore alla colonna cervicale e lombare. Può anche ostruire le vie aeree, causando russamento e anche patologie come l’apnea ostruttiva del sonno. Alcune ricerche suggeriscono addirittura che una posizione sbagliata può far sì che le tossine vengano eliminate più lentamente.
Circa il 7% delle persone dorme a pancia in giù. Questa è chiamata posizione prona. Essa può aiutare ad alleviare il russamento impedendo le ostruzioni delle vie aeree. Ma dormire in questa posizione può peggiorare alcune condizioni. Il collo e la colonna vertebrale non sono, infatti in posizione neutra. Ciò può aumentare un dolore al collo o alla schiena. Il decubito sull’addome può esercitare pressione sui nervi e causare intorpidimento, formicolii e dolori. Con la testa girata di lato molte persone tengono le braccia avvolte attorno a un cuscino o infilate sotto il cuscino stesso. Anche questa posizione può riflettersi su inadeguate posizioni della colonna.
Dormire sulla schiena si definisce: in posizione supina.
In alcune persone questa posizione potrebbe causare dolore lombare. Può anche peggiorare un mal di schiena preesistente, quindi questa non è la migliore posizione per dormire, soprattutto per chi soffre di ernia lombare. Anche russamento e apnea notturna sono più evidenti in questa posizione. Le donne, tra l’altro, dovrebbero evitare questa posizione durante la gravidanza avanzata.
Ci sono però anche benefici per la salute nel dormire sulla schiena. La testa, e la colonna vertebrale sono in una posizione neutra, quindi è meno probabile che ne derivi un dolore al collo. Dormire sulla schiena con la testa leggermente sollevata con un piccolo cuscino è considerata la migliore posizione per dormire anche per ridurre il bruciore di stomaco.
La posizione di riposo laterale è di gran lunga la più comune.
Questa posizione è certamente da favorire per coloro che russano. Tuttavia, nei casi di alcune forme di artrite, dormire in posizione laterale può farti sentire dolorante. Raggomitolarsi può anche impedire di respirare profondamente perché così facendo potrebbe essere compresso il diaframma.
È possibile che dormire su un fianco faccia bene al cervello. Gli scienziati hanno recentemente scoperto che il nostro cervello elimina le tossine più rapidamente mentre dormiamo di lato.
Sebbene chi dorme di lato goda però di molti vantaggi, uno svantaggio può intervenire con l’età: poiché si preme sul viso in posizione laterale, questa postura può favorire la comparsa di rughe facciali anche permanenti.
Chi soffre di allergie o naso chiuso, usa spesso più cuscini per sostenere la parte superiore della schiena in modo da essere in posizione sollevata, senza comprimere la colonna vertebrale. Questo posizionamento può consentire alle vie aeree di rimanere aperte e può aiutare a drenare il naso. Sdraiarsi sulla schiena, infatti potrebbe aumentare la congestione nasale.
Conoscere il lato migliore su cui dormire può ridurre i sintomi del reflusso acido. Dormire sul lato destro può causare la fuoriuscita di contenuto acido attraverso l’esofago. Dormire sullo stomaco o sulla schiena peggiora anche i sintomi della malattia da reflusso faringolaringeo. Per ridurre il rischio di problemi di reflusso, i pazienti di solito dormono meglio sul lato sinistro.
Ed infine: può la nostra posizione nel letto dare indicazioni sulla nostra “personalità”? Negli anni ’70 e ’80, alcuni ricercatori affermavano di poter osservare le posizioni del sonno per prevedere se qualcuno fosse impulsivo, femminile, ansioso, sicuro di sé, e addirittura se poteva essere ipnotizzato.
Studi più recenti hanno messo in dubbio queste teorie.
Un tentativo recente di associare i tratti della personalità alle posizioni del corpo durante il sonno si è dimostrato molto poco significativo. Ha mostrato infatti solo una “relazione molto debole tra le posizioni del sonno e la personalità” e, utilizzando le previsioni dei modelli precedenti, non è riuscito a mettere in relazione in modo affidabile la posizione nel letto ed i tratti della personalità dei partecipanti.