www.rolandofustos.it | stonato
musica, canto, note, voce,
809
single,single-post,postid-809,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,select-theme-ver-3.2.3,paspartu_enabled,menu-animation-underline,wpb-js-composer js-comp-ver-4.12,vc_responsive

Nessuno é stonato

L’espressione essere “stonato come una campana” indica che una persona non è intonata e quindi canta note che non corrispondono a quelle corrette. L’origine di questo modo di dire, si dice derivi dal fatto che il suono della campana, se sentito da vicino non è affatto melodioso.

In base a due studi condotti su circa 150 volontari all’Università di Finanza e Management di Varsavia (Polonia) e all’Università di Montreal (Canada), oltre il 90% delle persone sarebbe in grado di cantare con voce intonata.

Esiste comunque una piccolissima parte di popolazione che davvero sembra non azzeccarci con le sette note.

Secondo Simone Dalla Bella, che ha coordinato gli studi, ci sono due categorie di persone stonate: i “sordi alle note”, ovvero chi non è in grado di capire se un suono prodotto da uno strumento o dalla sua stessa voce è stonato oppure no, e i “muti alle note” cioè chi capisce che sta stonando ma proprio non riesce a correggersi. Il motivo di questa incapacità, forse di origine genetica, è però sconosciuto. Lo stesso Dalla Bella conforta sostenendo che anche questi stonati  possono migliorare con l’esercizio e l’applicazione.

Steven Demorest della Northwestern University, sulla rivista: Music Perception riporta: “Nessuno si aspetta che un principiante sappia suonare bene il violino dal primo giorno, perché la pratica è essenziale”, ricorda Demorest, “si suppone che tutti dovrebbero essere in grado di cantare, e per questo chi non ci riesce tende a prenderla sul personale. Noi pensiamo invece che cantando di più si può migliorare”.

Le capacità musicali presentano senz’altro una componente innata, spiega Demorest, ma ci sono prove sperimentali che dimostrano chiaramente come nel canto esista un ampio margine di miglioramento legato all’esercizio: “È un’abilità che può essere imparata e sviluppata, e che dipende in larga parte dall’utilizzare regolarmente la propria voce.  Il nostro studio dimostra infatti che gli adulti che imparano a cantare da piccoli perdono questa capacità, se smettono di allenarsi”. I risultati avrebbero implicazioni importanti nel campo dell’educazione musicale. Essere definiti stonati, ricorda Demorest, può avere un impatto devastante sull’immagine che ha di sé un bambino, ed è un’esperienza che viene ricordata fino all’età adulta, demoralizzando chi la subisce e facendogli perdere interesse nelle attività musicali.