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La disfagia

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La disfagia

Il mondo sta invecchiando rapidamente. La popolazione mondiale di età superiore ai 65 anni dovrebbe raggiungere 1,5 miliardi entro il 2050. I disturbi della deglutizione sono estremamente comuni tra gli anziani e l’evoluzione dell’età demografica avrà un enorme impatto sul nostro sistema sanitario. Quando deglutendo “va di traverso” si parla di disfagia. La disfagia negli anziani è decisamente comune e può presentare effetti dannosi significativi sulla qualità della vita.  Un certo grado di compromissione della deglutizione, tuttavia, fa parte del normale processo di invecchiamento. Le conseguenze nei casi gravi possono però essere: malnutrizione, disidratazione, isolamento sociale, depressione, polmonite da aspirazione, ascesso polmonare e morte. Il processo della deglutizione è un’azione riflessa che noi tutti eseguiamo oltre 1000 volte al giorno. Perché tutto si svolga normalmente attiviamo 25 coppie muscolari  in modo preciso e coordinato.  Le alterazioni della deglutizione dovute all’invecchiamento iniziano dalla bocca in primis se la dentizione è scarsa o assente.  Le modificazioni della laringe e faringe attribuite all’età includono una diminuzione della sensibilità della gola, una durata prolungata della deglutizione, una chiusura ritardata della laringe e una diminuzione dell’apertura dell’esofago. La maggior parte delle persone di età superiore ai 65 anni mostra anche una significativa atrofia delle corde vocali. Ciò può avere un impatto negativo  sulla protezione delle vie aeree. Quasi il 30% della popolazione anziana, inoltre soffre di reflusso. Negli anni si arriva alla diminuzione della peristalsi, allo svuotamento esofageo ritardato e alla disfagia.  Una persona che vive fino a 80 anni farà quasi 700 milioni di respiri nella sua vita e la lassista dei tessuti  predispone alla formazione di un’ernia iatale. Oltre alle alterazioni fisiologiche della deglutizione che si verificano con l’invecchiamento, vari farmaci, frequentemente usati dagli anziani non solo diventano difficili da deglutire, ma possono effettivamente contribuire alla disfagia e alla compromissione della deglutizione. Fino al 40% degli anziani segnala difficoltà a deglutire le pillole.  Le dimensioni, la forma e la consistenza delle compresse e delle capsule influenzano la facilità di consumo.  Oggi disponiamo di attrezzature endoscopiche avanzate, fluoroscopia della deglutizione, manometria ad alta risoluzione che consentono una attenta valutazione dell’efficienza dell’atto deglutitorio. L’atrofia dei muscoli orofacciali e della lingua può migliorare con specifici esercizi logopedici. Le protesi dentarie aiutano a migliorare la capacità di masticare un bolo di cibo.  Il reflusso acido è facilmente curabile con modifiche dietetiche e dello stile di vita, antiacidi e alginati, farmaci antisecretori e riparazione chirurgica dell’ernia iatale in casi selezionati.