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EFFETTO NOCEBO

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EFFETTO NOCEBO

Stiamo assistendo al diffondersi di una immotivata diffidenza nei confronti dei vaccini, in particolare di quelli anti covid. Tale sfiducia é fortemente influenzata tra l’altro dal fatto che molti vaccinati riferiscono effetti collaterali, per fortuna lievi e transitori. In antitesi con l’ormai notissimo effetto placebo, non va trascurato di riflettere su un fenomeno speculare: l’effetto “nocebo”. Con questo termine si intende un evento avverso, non dovuto alla terapia, ma “prodotto” dalle aspettative negative del paziente. Il termine  deriva dal latino nocere e significa: nuocere, danneggiare. “Placebo e nocebo sono i due lati della stessa medaglia e rappresentano un complesso fenomeno non solo neurobiologico ma anche psicologico, in cui modifiche a livello neurofisiologico e comportamentale si realizzano a seguito della somministrazione di una terapia”. Gli psicologi lo spiegano così: “alcune caratteristiche personali del paziente, tra cui la tendenza a catastrofizzare, una personalità pessimistica, elevati tratti e stati ansiosi, sembra favoriscano risposte nocebo”. Inevitabile pensare che un effetto del genere sia stato alla base di molti disturbi accusati da persone sottoposte al vaccino anticovid. Se ne sono occupati molto bene studiosi di Boston, Marburg, New York in un articolo sul YAMA, una delle più prestigiose riviste mediche. Essi sono partiti da una semplice domanda: quale é stata la frequenza degli eventi avversi nei gruppi trattati con placebo degli studi sul vaccino COVID-19? La sperimentazione di vaccini si é ottenuta vaccinando un certo numero di persone con vaccino reale e altrettanti con placebo. Studiando questi ultimi, si sono contati coloro che, convinti di essere stati vaccinati, hanno dichiarato di aver avuto dei disturbi. Lo studio, davvero corposo ha coinvolto 45 380 persone sottoposte a vaccino anticovid-19  (22 578 riceventi di placebo e 22 802 il vaccino). Dopo la prima dose, il 35,2%di coloro che hanno ricevuto placebo ha sperimentato effetti collaterali tra cui cefalea e affaticamento tra i più comuni. Dopo la seconda dose, la percentuale é scesa lievemente, ma comunque ancora un 31,8%  ha segnalato disturbi sistemici. Inevitabilmente sono stati maggiormente i destinatari del vaccino a lamentare gli eventi avversi, ma la differenza tra i due gruppi, soprattutto per gli effetti collaterali sistemici (mal di testa, spossatezza) era molto piccola, soprattutto dopo la prima dose.