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ATM-TMD

ATM-TMD

L’articolazione temporomandibolare (ATM) consente il movimento della mascella rispetto alle ossa temporali del cranio, e si trova proprio davanti a ciascun orecchio. Consente di muovere la mascella su e giù e da un lato all’altro e questi movimenti sono indispensabili per parlare, masticare e sbadigliare.
I disturbi alla mascella e ai muscoli del viso che la controllano sono noti come disturbi temporomandibolari (TMD). I muscoli che fanno muovere la mascella sono tra i più potenti del corpo.
Lesioni alla mascella, all’articolazione o ai muscoli della testa e del collo, come ad esempio un forte trauma o un colpo di frusta, possono portare a TMD. Altre cause peró portano a questi fastidiosi disturbi come per esempio: digrignare o serrare i denti, ma anche l’artrite nell’articolazione e così pure lo stress, che può far contrarre i muscoli facciali e della mascella o stringere i denti
Il TMD spesso causa forte dolore e disagio. Può essere temporaneo, ma talora dura diversi anni. Colpisce più donne che uomini, spesso nell’età compresa tra 20 e 40 anni.
I sintomi sono: dolore al volto, alla mandibola, ma anche al collo e alle spalle, spesso dentro o attorno all’orecchio soprattutto durante la masticazione. Può essere ridotta o ostacolata la apertura della bocca e talvolta si arriva al blocco della mandibola in apertura o chiusura. Piú frequentemente può essere percepito un clic, uno schiocco nell’articolazione della mascella quando si apre o si chiude la bocca o si mastica. Alle volte si associa a dolore anche intenso.
Talvolta ancora i fastidi si confondono con un comune mal di denti, mal di testa, dolori al collo, vertigini, mal d’orecchio, problemi di udito, dolore alla parte superiore della spalla. Un sintomo che molto spesso é dovuto a questa lesione é il ronzio nelle orecchie, i fastidiosi acufeni. Alcune persone con problemi all’ATM o al collo sono in grado di alterare l’intensità del loro acufene muovendo la bocca, la mascella, il viso e il collo. Un disturbo associato ai problemi dell’ATM può anche aggravare un acufene preesistente. Ci sono alcune prove scientifiche a sostegno del fatto che le terminazioni nervose del collo abbiano connessioni con i centri uditivi nel cervello, spiegando come patologie del collo possano influenzare l’acufene. Molto spesso l’acufene associato a queste lesioni può essere particolarmente grave e associato ad altri sintomi come mal di testa, depressione e problemi di memoria e concentrazione.
La cura prevede diversi gradi di intervento. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono alleviare il dolore muscolare e il gonfiore nella fase acuta.
Aiutano talvolta impacchi con calore umido altre volte impacchi freddi.
Naturalmente é necessario scegliere con attenzione le consistenze del cibo. Vanno favoriti cibi morbidi come yogurt, purè di patate, ricotta, zuppa, uova strapazzate, pesce, frutta e verdura cotta, fagioli e cereali. Evitati assolutamente i cibi duri e croccanti (come salatini e carote crude), bocconi gommosi (caramelle) e morsi troppo grandi che richiedano una apertura ampia della bocca.
Anche appoggiare il mento sulla mano dovrebbe essere evitato.E così pure il tenere il telefono tra la spalla e l’orecchio.
Va ridotta la pressione sulla mascella tenendo i denti leggermente divaricati il più spesso possibile. Si consigliano anche tecniche di rilassamento per sciogliere la mascella, utile naturalmente la fisioterapia o i massaggi.
La stimolazione nervosa elettrica transcutanea (TENS), che utilizza correnti elettriche di basso livello può fornire sollievo dal dolore rilassando l’articolazione della mascella e i muscoli facciali.
Gli ultrasuoni, apportando calore in profondità, applicati all’articolazione possono alleviare il dolore e migliorare la mobilità.
Le onde radio stimolano favorevolmente l’articolazione, aumentando il flusso sanguigno.
Per le persone che digrignano i denti o serrano la mascella, va realizzato un dispositivo (byte) per il morso, in modo da correggere il movimento della mascella e ridurre le sollecitazioni e i carichi su di essa.