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otalgia, dolore, sordità, piscina, bagni
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L’otite del nuotatore

L’otite del nuotatore

Gli americani lo chiamano “Swimmers ear”. Da noi è conosciuta come “otite da piscina o otite del nuotatore”. Si manifesta soprattutto durante il periodo estivo e si tratta di una infezione della parte esterna dell’orecchio, un’infiammazione acuta della pelle del condotto uditivo esterno. Colpisce circa l’1% della popolazione con oltre 600.000 casi in un anno che si concentrano nei mesi caldi, quando le temperature sono alte e favoriscono la proliferazione dei microbi. L’entrata ed il ristagno di acqua nelle orecchie nel periodo più caldo dell’anno può far sviluppare questa patologia. Se oltre a questo ci troviamo in presenza di cerume nel canale uditivo esterno, questo, trattenendo l’umidità favorisce il processo infiammatorio. Di otite esterna soffrono gli adulti ma anche i bambini che producono cerume per lo più di consistenza molto morbida con azione protettiva sulla pelle. L’eccessiva pulizia e la rimozione di questo film protettivo espone più facilmente a contrarre questa patologia. Come possiamo prevenire questo fastidiosissimo e dolorosissimo evento, in grado di rovinare le nostre vacanze estive? La miglior prevenzione sarebbe quella di far controllare e detergere il condotto esterno all’inizio dell’estate in modo da essere certi che che non ci siano tappi o residui di cerume in grado di sostenere un eventuale processo infiammatorio. Dopo la frequentazione della piscina o dopo bagni al mare andrebbe osservata con attenzione e prudenza la norma di asciugare molto bene l’acqua che ristagna nel condotto uditivo esterno. Vale la pena di ribadire il concetto di non usare i bastoncini con il cotone che spesso rimuovono il film lipidico di protezione e creano dei microtraumi in grado di favorire la penetrazione dei germi presenti nella piscina o nelle acque del mare e che in un ambiente caldo-umido si sviluppano facilmente e provocano un forte dolore.
La società americana per le linee guida ha stilato un decalogo molto utile per chi soffre di otite esterna in modo da curata e prevenirla nei limiti del possibile.
La cura va effettuata con trattamenti locali spesso a base di gocce o creme. Queste possono contenere antibiotici, antisettici, steroidi o una combinazione. Gli antibiotici assunti per via orale non uccidono la maggior parte dei germi che causano l’otite acuta esterna e dovrebbero essere usati solo quando l’infezione si diffonde oltre il condotto uditivo, quando non sia possibile effettuare il trattamento locale o se il sistema immunitario è particolarmente debole. I consigli pratici della società americana di ORL sono:
Chiedi a qualcuno di mettere le gocce nel condotto uditivo al posto tuo. Sdraiati con l’orecchio interessato rivolto verso l’alto. Fai cadere alcune gocce nel condotto uditivo fino a riempirlo.
Rimani in questa posizione per 3-5 minuti (controlla il tempo!). È importante lasciarle un tempo sufficiente affinché penetrino in profondità. Può aiutare un leggero movimento avanti e indietro del padiglione per far giungere le gocce alla destinazione prevista. Un metodo alternativo consiste nel premere con lievi pressioni a stantuffo sul piccolo pezzo di cartilagine (trago) davanti all’orecchio. Quindi puoi quindi alzarti e riprendere le tue normali attività eliminando le eventuali gocce in eccesso. Tenere l’orecchio asciutto è generalmente una buona norma di prudenza, soprattutto quando si usano gli auricolari. Evita di pulire l’orecchio da solo poiché è molto sensibile e potresti danneggiare il condotto uditivo o persino il timpano. Se le gocce non penetrano facilmente nel condotto uditivo, potrebbe essere necessario far pulire il condotto uditivo dallo specialista o far posizionare una medicazione nel condotto uditivo per aiutare a far penetrare i farmaci nel condotto infiammato.