www.rolandofustos.it | quality, quantity
drug, EBM,
979
single,single-post,postid-979,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,select-theme-ver-3.2.3,paspartu_enabled,menu-animation-underline,wpb-js-composer js-comp-ver-4.12,vc_responsive

QUALITÁ vs. QUANTITÁ

IMG_1322

QUALITÁ vs. QUANTITÁ

Farmaco, medicina, droga, tossico, veleno, in molte lingue sono sinonimi, ma se si passa dal primo termine all’ultimo ci si spaventa. Anche la prima parola, che leghiamo soprattutto con: cura, rimedio, terapia, balsamo, conforto, consolazione, talvolta si accompagna a termini estremamente contraddittori, trasformandolo dal rassicurante “farmaco salvavita“ al più temibile “farmaco killer”.
Queste differenti interpretazioni giustificano la netta suddivisione culturale che vede su lati opposti il fondamentalista, che rifiuta di far vaccinare i figli ed il malato immaginario, che assume compresse in abbondanza ma senza necessità.
Inoltre si sviluppano continuamente nuovi farmaci, ci ammaliamo però sempre di nuove malattie. La EBM (medicina basata sulle evidenze cliniche) conferma che i farmaci che vengono prescritti, nella maggior parte dei casi risultano inefficaci, inutili e talora dannosi.
Anche gli operatori della sanità scarseggiano. In molti paesi avanzati e anche nella nostra provincia, si cercano medici. Ma un aumento dell’offerta in sanità non comporta, lo sappiamo, né la riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni, e nemmeno il miglioramento della salute in generale.
Il premio Nobel per l’economia 1998, l’indiano Amartya Kumar Sen, critico analista dell’economia del benessere, ha dimostrato come lo sviluppo economico non coincide con un aumento del reddito ma con un aumento della qualità della vita. In sanità questo si conferma poiché più uno stato spende per la salute, più i cittadini si considerano più malati di quanto non lo siano. Ciò comporta che dobbiamo spostare la nostra attenzione soprattutto in questo settore, dalla quantità alla qualità.
1000 italiani hanno 4 medici a disposizione, lo stesso numero di greci è assistito da 6,29 dottori, in Austria i medici per 1000 abitanti sono 4,9 in Germania 4,05 e in Svizzera 4,04. Conviene sempre avere molti medici a prescindere, o é meglio il “pochi ma buoni”?
Meditiamo sulle parole di Hegel che sosteneva: ”la quantità è la qualità divenuta negativa”.