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troppo rumore!

troppo rumore!

Tutti noi siamo disturbati quando ci troviamo in presenza di un rumore troppo forte. Ma le persone con perdita uditiva anche lieve, hanno orecchie particolarmente sensibili e non possono tollerare livelli anche normali di rumore. L’udito ipersensibile (iperacusia) è più comunemente associato a una perdita dell’udito. Molti di noi hanno sperimentato il modo in cui le persone anziane ti chiedono di parlare, ma poi, dopo un po’ dicono: “non gridare! Non sono mica sordo”.  Questo fenomeno è tipicamente un problema per le persone che soffrono di sordità neurosensoriale, mentre non disturba le persone che soffrono di ipoacusia trasmissiva. Man mano che invecchiamo, il numero di cellule ciliate e fibre nervose responsabili della percezione di suoni nell’orecchio interno si riduce. Anche la capacità di valutare diverse intensità del suono è compromessa. Per compensare ciò, vengono reclutate e attivate tutte le fibre nervose superstiti per ottenere un volume quasi massimo. Di conseguenza, anche suoni abbastanza moderati possono sembrare insopportabilmente rumorosi. 

La gamma dinamica é la possibilità di sentire dai sussurri fino ai rumori assordanti degli aerei con escursioni di 140 decibel e oltre. Per avere un’idea di quello che é la dinamica del nostro orecchio, in un ipotetico confronto tra i suoni che percepiamo e la capacità visiva, se l’occhio avesse la stessa dinamica saremmo in grado di leggere un quotidiano a distanza di 50 metri. Con il passare degli anni si riduce sia la capacità visiva, quanto quella uditiva, ma non in maniera lineare, si riduce la acutezza visiva per vicino e quella uditiva per i suoni piú acuti.

Nell’anziano e nella maggior parte degli ipoacusici percettivi, la gamma dinamica viene compressa: la differenza tra il suono piú lieve che percepiamo e quello piú forte é minima. Quando una persona soffre di perdita dell’udito e deve usare gli apparecchi acustici, questi non devono sovraccaricare l’orecchio con un suono troppo amplificato. I recenti apparecchi acustici hanno un “picco di taglio” che deve attenuare i suoni che, se troppo forti, disturberebbero ulteriormente il nostro udito. Si tratta in particolare di un controllo automatico del volume entro limiti ben stabiliti e variabili per ogni particolare situazione in cui il soggetto si viene a trovare.

Recenti ricerche hanno dimostrato che in molti casi l’uso del rumore, applicato all’orecchio da un generatore di rumore bianco, può aiutare. Per questo motivo alcune protesi di ultima generazione sono predisposte per produrre suoni o rumori anche nel silenzio. Proprio questi apparecchi risultano particolarmente utili nei pazienti con acufeni disturbanti.