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Come vanno somministrate le soluzioni saline nasali ai bambini?

Come vanno somministrate le soluzioni saline nasali ai bambini?

Sovente mi accorgo che la maggior parte dei medici prescrive soluzioni saline nasali, ma non si sofferma a sufficienza nella spiegazione delle modalità di somministrazione. Vanno quindi chiarite le modalità corrette per somministrare gocce saline nasali soprattutto a neonati, bambini piccoli e bambini più grandi.

Quando i bambini soffrono di raffreddore, influenza o allergie, le gocce nasali sono uno strumento efficace per alleviare la congestione. Sono composti principalmente da una soluzione salina, che provoca la contrazione dei vasi sanguigni nel naso  (decongestioni) e la diluizione del muco (mucolisi) e riduce il gonfiore della mucosa che riveste i seni paranasali che si stanno sviluppando proprio in questo periodo della vita. Alcune gocce nasali possono contenere anche  altri principi attivi, come steroidi, disinfettanti, vasocostrittori e molte altre sostanze attive sulle mucose con cui vengono a contatto. Presupposto fondamentale, però è che vengano utilizzate secondo modalità molto precise, che sovente il medico non specifica adeguatamente.

Nel caso di un lattante, ci si deve lavare le mani con acqua e sapone. Va verificato il dosaggio appropriato del contagocce nasale. Il bambino va cullato sul braccio sinistro. Se il naso del bambino è completamente bloccato dalla congestione, si può utilizzare una peretta di aspirazione nasale per rimuovere il muco che ostruisce il nasino. Il contagocce va posizionato appena oltre l’apertura del naso del bambino. Si spreme delicatamente il bulbo del contagocce fino a somministrare il dosaggio richiesto.

Il piccolo va poi tenuto nella stessa posizione per cinque minuti per consentire alle gocce di fluire all’interno del naso. Se il bambino inizia a tossire, va mantenuto in una posizione più eretta. E’ consigliabile al termine di risciacquare peretta e boccetta con acqua tiepida.

Con i bambini più grandi la chiave del successo è la cooperazione. Premiare il bambino quando collabora può essere determinante per rendere questa esperienza meno spiacevole per tutti. Gli va proposto di soffiare bene il nasino e coricarsi. Andrà avvisato che sentirà le gocce in gola e che non si deve spaventare, ma rimanere supino per cinque minuti. Può naturalmente alzarsi in caso di tosse, ma resistere alla tentazione di soffiare nuovamente il naso per qualche minuto.

La prima volta soprattutto è fondamentale che tutto si svolga tranquillamente, e le somministrazioni successive sarà molto meno traumatizzanti.

Gli effetti collaterali possibili possono includere: naso che cola, starnuti, bruciore, o secchezza nasale.

L’attenzione ad una igiene corretta aiuta a prevenire  questi effetti collaterali: lavare e asciugare sempre il contagocce ogni volta che viene usato il farmaco e non condividere mai contagocce nasali tra i bambini evita la diffusione di infezioni.